La 24esima edizione del River to River Florence Indian Film Festival si è svolta dal 5 al 10 dicembre 2024. Fra le pellicole proiettate vi segnalo:
- The Great Indian Family, titolo d'apertura, diretto da Vijay Krishna Acharya (presente in sala) e interpretato da Vicky Kaushal;
- Laapataa Ladies, diretto da Kiran Rao (in collegamento video), vincitore del premio per il miglior lungometraggio;
- Logout, diretto da Amit Golani e interpretato da Babil Khan (presente in sala);
- Ennennum (malayalam), di genere fantascientifico, diretto da Shalini Ushadevi (presente in sala);
- Everybody Loves Sohrab Handa, titolo di chiusura, diretto da Rajat Kapoor e interpretato da Vinay Pathak (presente in sala);
- The Mehta Boys, diretto e interpretato da Boman Irani al suo debutto alla regia.
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Vijay Krishna Acharya, Firenze, 2024 |
Video ufficiale: Vijay Krishna Acharya al festival
Video ufficiale: Babil Khan al festival
Video intoscana.it: dichiarazioni di Vijay Krishna Acharya
Video Firenze Fuori: intervista concessa da Vinay Pathak
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Kiran Rao |
Bollywood alla Compagnia: "Adoro i maestri italiani", Barbara Berti, La Nazione, 5 dicembre 2024:
'"Dario Fo? Un gigante. ’Ladri di biciclette’ di Vittorio De Sica è un film sempre molto attuale, i lavori di Paolo Sorrentino sono eleganti, Luca Guadagnino è assai interessante. Ma il mio regista preferito in assoluto è Sergio Leone un maestro di stile. ’C’era una volta il West’ è un film che non mi stanco mai di guardare e ogni colonna sonora di Ennio Morricone è geniale". Parola di Vijay Krishna Acharya, (...) al centro della serata d’apertura del festival ’River to River’ (...) con l’ultimo lavoro ’The Great Indian Family’, spumeggiante saga familiare, interpretata da Vicky Kaushal (divo da 20 milioni di follower su Instagram).
’The Great Indian Family’ è un film divertente che tocca un tema complesso: quello dei conflitti tra popolazione hindu e musulmana. Perché questa scelta?
"Penso che registi, scrittori e artisti in genere tendano a rispondere col loro lavoro al contesto che abitano, e probabilmente questo avviene per la gran parte in modo inconscio. Mi sono accorto che intorno a me si parla a gran voce di identità in ambito religioso e questo mi infastidisce. A livello personale, trovo preoccupante l’identificazione delle persone sulla base della religione, del colore della pelle, ecc. Vengo da una piccola città, e tutto ciò che accade nel mondo esterno poi entra in casa e diventa una discussione familiare al tavolo da pranzo, e io mi sento più a mio agio a parlare di questo piuttosto che pontificare sulla politica".
Senza rivelare il finale, possiamo dire che lo spirito del film va a favore di una società più tollerante e inclusiva. In quest’epoca di conflitti globali, in che direzione sta andando l’India?
"Credo che gli esseri umani siano fondamentalmente buoni, e che anche quando perdiamo la strada e ci sbilanciamo in direzione del male qualcosa ci riporterà verso l’equilibrio. La politica influenza le persone, ma preferisco confidare nella nostra capacità di affrancarci dall’odio, anche se è un processo che richiede tempo. Nella sua lunga storia il tessuto variegato dell’India ha sostenuto molti attacchi. Sono sicuro che anche questo passerà".'
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Shalini Ushadevi |
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Vinay Pathak |
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Babil Khan |