La 20esima edizione del Busan International Film Festival si svolgerà in Corea dal primo al 10 ottobre 2015. Anurag Kashyap è membro della giuria. Zubaan, di Mozez Singh, in prima mondiale, è la pellicola d'apertura della manifestazione. Fra gli altri titoli indiani in cartellone, segnalo Radiopetti (tamil) di Hari Viswanath (prima mondiale), Masaan di Neeraj Ghaywan, O Kadhal Kanmani (tamil) di Mani Ratnam, Aligarh di Hansal Mehta (prima mondiale), Kothanodi (assamese) di Bhaskar Hazarika (prima mondiale), Baahubali - The Beginning (telugu) di S.S. Rajamouli (versione internazionale), Bajrangi Bhaijaan di Kabir Khan, Talvar di Meghna Gulzar.
Aggiornamenti del 14 ottobre 2015:
- Radiopetti ha vinto il premio del pubblico, e Mozez Singh il Rising Director Asia Star Award per Zubaan.
- Il cinema asiatico si specchia a Busan, Giona A. Nazzaro, Il Manifesto:
'Il cinema indiano si presenta teso fra passato, presente e futuro. E se un film come Kothanodi di Bhaskar Hazarika, parlato in lingua assamese, ripropone per il pubblico di oggi quattro fiabe tradizionali incentrate sul tema della maternità, O Kadhal Kanmani di Mani Ratnam si offre come melodramma di formazione indirizzato a un’ipotetica giovane classe media tutta in divenire. (...) Il film evoca chiaramente un mondo che esiste solo come sogno (utopia?) di una possibile, ideale classe dirigente «giovane» cui si chiede solo un minimo di rispetto della tradizione prima di andare avanti a realizzarsi nel mondo. Esempio lampante della gentrificazione di classe portata avanti da un certo cinema bollywoodiano, il film si rivela compiutamente nei lunghi titoli di coda animati che mostrano i protagonisti raggiungere il successo a Parigi (lei), a Hollywood (lui).
Accolto da un entusiasmo da stadio, Baahubali - The Beginning di S.S. Rajamouli, terzo campione d’incassi di tutti i tempi del cinema indiano, e primo film in lingua telegu a raggiungere un simile risultato, è un kolossal in piena regola. Proiettato nell’enorme spazio all’aperto del Mountain Cinema, il pubblico si è esaltato urlando il proprio apprezzamento di fronte alle prodezze di Baahubali/Shivudu (Shiva nella versione hindi), interpretato da Prabhas. Come in una versione psichedelica del cinema più estremo e decorativo di Cecil B. De Mille, riconfigurato alla luce delle evoluzioni digitali post-Matrix, ma conservando un fortissimo rapporto con la tradizione grazie a interpretazioni massimaliste (solo secondo il gusto occidentale, però) e fortemente teatrali, Baahubali - The Beginning è un’esperienza di cinema a suo modo estrema. Film genuinamente primordiale nella caratterizzazione dei conflitti, nel quale i sentimenti sono tutti fondativi, la storia di Baahubali/Shivudu che riconquista il trono strappato al padre con l’inganno è di quelle che riportano il cinema a un candore delle origini dove Henry King e Douglas Fairbanks non hanno mai smesso di vivere'.
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