Grazie a Lucky Red, da giovedì 3 maggio 2018 è in distribuzione nelle sale italiane Cosa dirà la gente (titolo internazionale What Will People Say), scritto e diretto da Iram Haq. Di produzione internazionale, il film è parzialmente autobiografico, ed è ambientato in Norvegia e in Pakistan (i set asiatici sono stati allestiti però in India). Nel corposo ruolo di Mirza, il padre della protagonista, è stato scritturato Adil Hussain. Nel cast anche Ekavali Khanna nel ruolo della madre. La pellicola era stata proiettata in prima nazionale il 22 aprile 2018 al Bari International Film Festival (sezione Panorama Internazionale), e alla giovane Maria Mozhdah era stato conferito il premio per la migliore attrice protagonista.
Vi propongo il trailer in italiano e alcune recensioni:
- Cosa dirà la gente, da Islamabad a Oslo e ritorno, Davide Turrini, Il Fatto Quotidiano, 2 maggio 2018: 'La Haq ha poi il dono della sintesi nel sapere scegliere dettagli e particolari significativi senza mai divagare nel vuoto di digressioni e sottotesti impossibili; come la fortuna di aver scovato un fitto, ispirato e ristretto gruppo di attori che vive letteralmente sulla pelle i personaggi del racconto (la Mozhdah innanzitutto, ma anche il cinico e violento Adil Hussain nella parte del padre della protagonista). “La storia di Cosa dirà la gente è la più personale alla quale io abbia mai lavorato. A quattordici anni sono stata rapita dai miei genitori e costretta a vivere per un anno e mezzo in Pakistan. Ho aspettato di sentirmi pronta come regista e come persona per raccontare questa vicenda in modo equilibrato”, ha spiegato la regista. “Il che significava cercare di raccontarla evitando di mostrare la protagonista solo come una vittima e i genitori solo come oppressori. Volevo raccontare una storia d’amore impossibile tra due genitori e la loro figlia; una storia che non potrà mai avere un ‘happy ending’ fino a quando permarrà un’enorme distanza tra due culture. Nel film desideravo che il pubblico provasse le emozioni e i sentimenti di Nisha”.'
- 'Cosa dirà la gente', un'adolescente divisa tra morale islamica e modernità, Anna Bandettini, La Repubblica, 3 maggio 2018: 'È un film delicato, ben scritto e importante. (...) Nella sua storia si mescolano inestricabilmente i temi del divario profondo tra la cultura occidentale e quella musulmana, ma anche quello altrettanto insopportabile del peso del conformismo sociale sulle persone, delle convenzioni culturali e morali con cui “la gente”, ma anche culture fondamentaliste, controllano la vita individuale'.
- Recensione di Paula Frederick, Sentieri Selvaggi, 3 maggio 2018: 'Il cinema di Haq sembra muoversi attraverso l’energia castrante ma allo stesso tempo vitale di un amore impossibile, incompiuto; il rapporto tra padre e figlia, tra origine e futuro, tradizione e mobilità, tra due che ancora non riescono a riconoscere bene dove si trovano, ma devono continuare a espandersi, a occupare lo stesso spazio, sapendo che c’è posto soltanto per uno di loro'.
- "Cosa dirà la gente", viaggio nel divario tra Islam e modernità, Serena Nannelli, Il Giornale, 4 maggio 2018: 'Un film potente, dalla bellezza dolorosa e infernale. (...) I genitori, di cui vengono esplorate motivazioni e stati d'animo, non sono rappresentati come semplici carnefici, quanto come persone in ostaggio dell'opinione di una comunità dai precetti anacronistici. Nel loro tessuto sociale, qualsiasi comportamento individuale ritenuto sconveniente è in grado di gettare scandalo e disonore su un intero nucleo familiare condannandolo all'isolamento'.
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