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Curiosando nel sito della Festa del Cinema di Roma, sono incappata nel catalogo dell'edizione del 2007, quando la manifestazione si chiamava Cinema. Festa Internazionale di Roma. Ne scrivo perché vale la pena conservarne traccia nel blog, prima che il sito riduca ulteriormente o addirittura cancelli parte dello storico. Nel 2007, il Paese ospite era l'India. A partire da pagina 301 del catalogo, si legge:
'Focus
Il Focus di quest’anno porta a Roma l’India con una programmazione di arte, letteratura, musica e naturalmente cinema, trasversale a tutte le sezioni. Sono frammenti di questo grande paese denso di cultura millenaria, la cui straordinaria vitalità e contemporaneità rimane sempre motivo di infinita meraviglia. Il Focus India apre con un Indian Day. Una serie di importanti eventi si alternano in onore del paese ospite e di una rappresentativa delegazione di autorevoli personaggi del mondo del cinema, dell’economia e delle istituzioni. Al centro dell’India-Italy: Business Forum un interessante e aperto confronto sull’obiettivo comune di costruire alleanze nei nuovi mercati globali. Le nuove produzioni cinematografiche del subcontinente attraversano i luoghi della Festa. Alla Casa del Cinema due film raccontano l’epica che ha accompagnato i sessant’anni dell’indipendenza: Gandhi, My Father di Feroz Abbas Khan e Guru di Mani Ratnam, mentre il nuovo cinema indipendente è rappresentato dai film di Sudhir Mishra con Khoya Khoya Chand e No Smoking (pagina 98 del catalogo) di Anurag Kashyap, quest’ultimo fuori concorso. Infine The Last Lear (pagina 164 del catalogo) di Rituparno Ghosh, presentato nella sezione Extra, fonde il cinema d’autore con lo star system bollywoodiano. Nella mostra PROSPECTS. Contemporary Art from India, il sorprendente panorama dell’arte contemporanea indiana, collettiva di dieci tra gli artisti indiani più emblematici e conosciuti a livello internazionale. L’artista Luigi Ontani presenta una raccolta di fotografie di viaggio En route vers l’Inde. Alcuni tra i più interessanti scrittori e filmmakers indiani si confrontano con attori, registi e autori italiani sulle culture dei due paesi all’Auditorium dell’Ara Pacis. Alla Casa del Jazz cinque concerti con i protagonisti della musica classica indiana e del jazz italiano testimoniano la molteplicità delle forme espressive del mondo musicale del subcontinente.
Anurag Kashyap - Roma, 2007 |
Indian Day
Indian Day: una giornata in omaggio all’India. Un’autorevole delegazione di personalità del cinema, dell’economia e delle istituzioni attraversano la Festa e sono i protagonisti di una serie di eventi e di film che raccontano l’India contemporanea e il rapporto che lega il subcontinente al nostro paese. Un forum accoglie temi dell’industria del cinema e non solo. Negli ultimi anni i rapporti economici tra India e Italia sono diventati sempre più stretti. Obiettivo comune ai due Paesi: costruire alleanze per competere nei nuovi mercati globali. India-Italy Business Forum intende fare il punto sul percorso fatto finora, sui progetti già avviati e sui possibili scenari della futura collaborazione. La diversità del cinema indiano, dove la musica assume una funzione narrativa, si confronta sempre più velocemente, con la realtà della cinematografia e dell’entertainment globale. Insieme ai blockbuster commerciali e alla nuova Bollywood rinasce un forte movimento di cinema indipendente. Ma le frontiere di questo variegato scenario cambiano di continuo, si fondono, imponendo una ridefinizione costante di questo cinema in movimento. Registi, attori, critici e produttori discutono, a partire dai rispettivi ruoli, la natura caleidoscopica del cinema contemporaneo del loro paese.
Narrazione d’India tra letteratura e cinema
La Casa delle Letterature propone al pubblico della Festa del Cinema di Roma una riflessione sulle ragioni e sulle modalità dell’incontro tra letteratura e cinema, tra immagine e parola. Narrazioni d’India: dal meraviglioso racconto che ne ha fatto Roberto Rossellini ai recenti romanzi di alcuni autori contemporanei, dai testi di grandi scrittrici indiane e i film che ne sono stati tratti, al lavoro di filmmakers sul turismo vandalo. Cinque incontri dedicati alla cultura indiana e al rapporto che ha con la cultura del nostro paese. Ne saranno protagonisti scrittori, sceneggiatori, registi, critici, indiani e non, che incrociano generi e tecniche della scrittura letteraria e di quella cinematografica nella loro esperienza creativa. (...) Nella sede della Casa delle Letterature, spazio del Comune di Roma in piazza dell'Orologio, vengono allestite una mostra documentaria sulla letteratura contemporanea indiana e una esposizione di dipinti dedicati a temi della spiritualità indiana.
Giovedì 18 ottobre (...) Mumbai - Calcutta. Città laboratorio del contemporaneo. Con lo scrittore Suketu Mehta, autore di Maximum City, e il regista Goutam Ghose. Proiezioni di estratti dai film di Goutam Ghose su Calcutta. (...)
Venerdì 19 ottobre (...) L’India nel romanzo d’oggi. Con gli scrittori Gregory David Roberts, autore di Shantaram, Francesca Marciano e Folco Terzani. Proiezioni del documentario Le strade di Shantaram di Italo Spinelli e Ian Michelini. (...)
Martedì 23 ottobre (...) I grandi reportage: India, Matri Bhumi di Roberto Rossellini. Introducono Adriano Aprà, Renzo Rossellini e il biografo indiano di Roberto Rossellini Dileep Padgaonkar. Proiezione del film India, Matri Bhumi di Roberto Rossellini.
Mercoledì 24 ottobre (...) Scritture di donne tra tradizione e innovazione. Con le scrittrici Anuradha Majumdar, autrice di Lontano dal paradiso, Elisabetta Rasy e Carola Susani. (...)
Il jazz e la musica indiana
Il rapporto tra jazz e musica indiana si può far risalire ai primissimi anni ‘60, epoca in cui anche il mondo della musica rock fu attratto dalla spiritualità e dalla suggestione di quella tradizione musicale. In quegli stessi anni il sassofonista John Coltrane iniziava ad ascoltare le registrazioni del virtuoso di sitar, Ravi Shankar; affascinato, cercò di inglobare elementi di quella musica nella sua ricerca con risultati che produssero alcune delle pagine più innovative del jazz di quel periodo. In seguito il suo esempio fu seguito da molti altri: Miles Davis, ad esempio, o il chitarrista John McLaughlin, che arrivarono ad utilizzare strumenti come il sitar o le tablas nelle proprie composizioni. Da allora le collaborazioni tra musicisti indiani e jazzisti sono diventate pratica comune, e solisti come Zakir Hussain e Trilok Gurtu ne sono validissima testimonianza. Nella settimana della Festa Internazionale del Cinema di Roma 2007, la Casa del Jazz presenta un programma di concerti in cui si esibiranno in maniera alternata e mescolata esponenti del mondo classico indiano, dall’icona del canto khyal Mangala Tiwari al virtuoso di sitar Gopal Krishna, e grandi personalità del jazz italiano. (...)
PROSPECTS. Contemporary Art from India
L’arte contemporanea indiana è da tempo parte integrante della cultura visiva del subcontinente ed il cinema, le diverse sfaccettature della società indiana, le molte attrazioni ed innumerevoli contraddizioni sono motivo d’ispirazione continua per gli artisti che al cinema rendono numerosi omaggi. Anche in forma di parodia. Alcuni significativi frammenti di questa realtà creativa sono raccolti nella mostra PROSPECTS. Contemporary Art from India. Soltanto recentemente la scena dell’arte contemporanea indiana, con il favore di una nuova generazione di artisti, sembra essere emersa ed avere acquisito visibilità internazionale. Le opere di una parte rappresentativa di questa generazione sono, per la prima volta, esposte alla Festa del Cinema di Roma'.
Anurag Kashyap racconta la sua partecipazione al festival nell'intervista esclusiva che ha concesso al nostro blog: 'I miei ricordi di Roma per la proiezione sono gli unici bei ricordi riguardo a No smoking. Ero con mia figlia, e mi sono divertito moltissimo. Fu una settimana memorabile, e non dimenticherò mai la grande accoglienza del pubblico'. Anche John Abraham aveva presenziato all'evento.
Anurag Kashyap e John Abraham - Roma, 2007 |
RASSEGNA STAMPA/VIDEO
- Italia-India, il business, La Stampa, 22 ottobre 2007: 'Riccardo Tozzi, capo dell’Anica, esce soddisfatto dall’incontro con i rappresentanti dell’industria cinematografica indiana. Italia e India, a suo dire, hanno un primo problema in comune: producono film che non vanno all’estero. È vero che l’India ha un potenziale pubblico di 700 milioni e l’Italia di 50, ma entrambe le cinematografie se vogliono sopravvivere devono imparare ad esportare. «Per di più - dice Tozzi - noi sappiamo costruire un racconto, loro no, ma loro producono moltissimo noi assai meno. Se unissimo le forze, forse ce la potremmo fare». Ma al parere da industriale del cinema Tozzi ne aggiunge un altro da osservatore di costume. Tanto noi quanto l’India, spiega, siamo paesi che mescolano punte avanzate e zone di arretratezza. Affari, politica e mafia sono presenti tanto qua come là, e tutti e tre i settori sono filtrati dalla famiglia, il grande collante'.
- L'India sbarca all'Auditorium, Franco Montini, La Repubblica, 23 ottobre 2007: 'Il confronto è stato utile e serrato: nella sua veste di presidente di Confindustria Luca di Montezemolo ha incontrato Yash Chopra e Amit Mitra, rispettivamente presidente e segretario dell'analoga associazione indiana. Insomma l'ambizione è che il Focus India possa favorire la nascita di accordi di collaborazione in vari settori industriali. Per ciò che riguarda il cinema, un settore trainante, perché l'India con i suoi 700 milioni di spettatori l'anno rappresenta il secondo mercato mondiale in assoluto, qualcosa si è già concretizzato: Chase, un action movie indiano da 5 milioni di dollari, diretto dallo specialista Anubhav Sinha, sarà girato proprio a Roma e dintorni (*). L'avvio delle riprese è previsto nel giro di un paio di settimane. Il cast sarà indiano, con qualche nostro attore, la troupe interamente italiana'.
(*) Non ho trovato traccia di questo film, a parte una dichiarazione di Sinha raccolta da Hindustan Times in un articolo del 26 settembre 2007. Però, nel video Rai 3 del TGR Lazio del 30 maggio 2007, si accenna a Cash, pellicola di Sinha distribuita nell'agosto 2007, la cui storia termina all'aeroporto di Roma. Cash venne stroncato da pubblico e critica, e l'eventuale sequel (forse Chase?) non fu mai girato.
- India Inc. eyes business on Roman holiday, Binoy Prabhakar, The Economic Times, 23 ottobre 2007
La Festa del Cinema di Roma, nel corso degli anni, ha regalato parecchie soddisfazioni agli appassionati di cinema indiano. Le più clamorose:
- edizione 2010: Shah Rukh Khan incontra il pubblico, in occasione della proiezione de Il mio nome è Khan (clicca qui);
- edizione 2014: Haider si aggiudica il premio del pubblico; Shahid Kapoor e Vishal Bhardwaj partecipano al festival (clicca qui);
- edizione 2015: Angry Indian Goddesses si aggiudica il premio del pubblico (clicca qui);
- edizione 2018: prima mondiale di Mere Pyare Prime Minister, a cui presenzia il regista Rakeysh Omprakash Mehra (clicca qui).
(Eternamente grata agli organizzatori e ai selezionatori della Festa del Cinema di Roma)
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