31 ottobre 2010

SHAH RUKH KHAN AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA 2010

Shah Rukh Khan - Roma, 2010


Shah Rukh Khan è finalmente arrivato a Roma, e sembra stia soggiornando al Duke Hotel ai Parioli. Mentre scrivo, la star sta accogliendo il pubblico in sala prima della proiezione di My name is Khan, nell'ambito del Festival Internazionale del Film 2010. Oggi La Repubblica ha pubblicato una cronaca, redatta da Claudia Morgoglione, della conferenza stampa a cui ha partecipato il Re di Bollywood. Ve ne propongo un lungo estratto:

'Altro che Brangelina, George Clooney o Tom Cruise. La vera superstar del cinema planetario, l'uomo che secondo alcuni calcoli di esperti vale sul mercato 500 milioni di dollari, si chiama Shah Rukh Khan, è un signore indiano di religione islamica che dopodomani compirà 45 anni, ed è il divo bollywoodiano più amato di sempre. "Non sono sexy come Antonio Banderas, non ballo bene come John Travolta - dice lui, da una saletta riservata dell'hotel Duke - c'è chi dice che non so nemmeno recitare, o che sono stato solo fortunato. Ma se la mia gente mi ama tanto, qualcosina saprò pur fare...". (...) L'attore ha il segreto del suo carisma nello sguardo e nell'intelligenza, con cui cattura subito l'attenzione dell'interlocutore. (...)
Mister Shah Rukh Khan, come mai ha accettato di girare Il mio nome è Khan, il film indiano che ha incassato di più all'estero ma così diverso dal cliché bollywoodiano?
"Sono vent'anni che faccio film, e ho sempre avuto come guida la voglia di fare felice me stesso: solo così posso regalare gioia anche agli altri. Ho ballato, cantato, danzato. Ma avevo desiderio di qualcosa di differente: all'inizio all'idea ero nervoso, poi la fiducia dei fan mi ha confortato. Credo che lo rifarò. Anche se ora sono di nuovo impegnato in un ruolo da supereroe tutto botte e armi, un film indiano che si chiama Don 2 e che sto girando in Germania".
Perché nel suo Paese il cinema è così importante?
"Noi non abbiamo rockstar, non abbiamo star dello sport: abbiamo solo star del cinema. Produciamo mille film l'anno, il che vuol dire tre al giorno. Siamo l'unica nazione che è riuscita a non farsi invadere da Hollywood: proprio perché abbiamo ancora uno star system che regge, al contrario di Francia, Italia, Inghilterra che hanno ceduto il passo. Le nostre sono storie semplici, grezze: non abbiamo situazioni fantastiche come nelle pellicole americane, ad esempio un presidente che abbatte un meteorite. In film come Avatar c'è tanta filosofia indiana, noi al cinema non la utilizziamo. Ma se vogliamo vendere meglio i nostri prodotti all'estero, qualcosa dobbiamo cambiare".
Ci racconti la sua vita da superstar.
"Non sono come i miei colleghi americani che si lamentano della troppa attenzione: ho lavorato una vita per diventare famoso, ora non me ne vado certo in giro con gli occhiali scuri. Mi piace incontrare la gente. In Italia comunque posso stare tranquillo, in posti come l'Inghilterra no: sono costretto a girare con le bodyguard. L'Italia ha molte cose in comune con l'India: l'amore per il cibo, il gesticolare, la rumorosità, le arrabbiature".
Le piacerebbe girare film anche altrove? A Hollywood?
"Sa qual è il mio vero sogno? Fare una pellicola come La vita è bella di Benigni: magari non capisci la lingua, ma comprendi l'emozione, ciò che vuole trasmettere. A Hollywood non penso: non credo che abbiano ruoli adatti a un quarantacinquenne dalla pelle scura, non particolarmente bello. Diciamo che preferisco interpretare quell'unico film indiano che il mondo vedrà, invece di un film occidentale che vedono tutti ma non lascia il segno".'


Aggiornamento del primo novembre 2010: per problemi di salute, il regista Karan Johar purtroppo non è a Roma. Shah Rukh ha scritto nel suo profilo Twitter: 'Ho ricevuto un'accoglienza meravigliosa a Roma al red carpet per MNIK. Per me e per mio figlio è stato fantastico sentire l'amore dei romani. Ora stiamo andando alla fontana di Trevi. Povero Karan! Non ce l'ha fatta! È a letto con la malaria. Sarebbe stato davvero orgoglioso di MNIK. Mi manca qui: Roma gli piacerebbe'. Pare che l'ambasciata indiana a Roma abbia organizzato, per la sera del 31 ottobre, un ricevimento in onore di SRK presso il ristorante Maharajah, in via dei Serpenti.
Aggiornamento del 21 novembre 2010: area del sito del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata all'incontro con Shah Rukh Khan (pagina 55)

Vedi anche:
- Shah Rukh Khan su Ciak, 5 novembre 2010
- Il mio nome è Khan in DVD, 30 aprile 2011


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