Pankaj Advani, uno dei più promettenti registi della neo-Bollywood, è morto ieri mattina a 45 anni a causa di un attacco di cuore. Nel 2001 Pankaj inaugura in India l'era del digitale con Urf Professor, pellicola molto apprezzata dalla critica. Nel 2009 Sankat City conferma il suo talento. La scomparsa di Pankaj Advani segna una grave perdita per l'agguerrito movimento di nuovi registi che in questi anni stanno rivoluzionando il cinema popolare hindi.
Anupam Kher scrive nel suo profilo Twitter: 'Sono scioccato per il decesso improvviso di Pankaj Advani, il regista di Sankat City, uno dei miei film preferiti. È un evento davvero triste, ingiusto e sfortunato'. Kher ha inoltre dichiarato: 'Pankaj è stato molto sottovalutato come persona. Ha tenuto delle lezioni presso la mia scuola di recitazione, ed era meraviglioso osservare come Pankaj riuscisse a guadagnarsi l'attenzione degli studenti. Era un genio. Sankat City è un cult movie, in termini di genere e per il modo in cui è stato diretto. Sfortunatamente la pellicola non ha ottenuto i riconoscimenti che meritava. Ho parlato con Pankaj quattro giorni fa. Ero felice di apprendere che avesse scritto due o tre nuove sceneggiature. È proprio triste che Pankaj non ci sia più'.
Kay Kay Menon ha dichiarato: 'Perché Dio ha voluto troncare la vita di una mente così brillante? Oggi provo un immenso dolore. Sono uno di quei fortunati attori che hanno lavorato con Advani, e sul set ero rimasto colpito dalla sua intelligenza. Il suo modo non convenzionale di guardare al cinema mi strabiliava. Pankaj, amico mio, grazie per aver arricchito la mia arte'.
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